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Bereal: il social della realtà

Già attivo dal 2020, BeReal, letteralmente “Sii autentico”, è il social sviluppato dell’imprenditore francese Alexis Barreyat che sta spopolando tra gli adolescenti di tutto il mondo. Ancora non molto diffuso in Italia, riscuote momentaneamente il maggiore successo negli USA.

A chi non lo conosce potrebbe sembrare l’ennesimo social network omologato agli altri, ma ciò che colpisce di BeReal è proprio il suo format originale e senza precedenti. In cosa risiede dunque la sua unicità?

L’applicazione chiede agli utenti ogni giorno, per una sola volta e sempre a orari diversi, di postare una loro foto, concedendo un tempo massimo di 120 secondi per farlo. La foto deve essere scattata dal telefono stesso sul quale si riceve la notifica e questo comporta che non possano essere apportate modifiche in alcun modo, né tramite l’uso di filtri né di altre app di ritocco. Inoltre, i contenuti fotografici restano disponibili solamente durante l’arco di una giornata, per poi scomparire del tutto il giorno seguente. L’obiettivo? Fornire un contatto più veritiero con la realtà, eliminando completamente ogni forma di contenuto artificiale, tipico dei grandi social. In aggiunta, l’app si ripropone di far comprendere ai giovani che l’immagine che si trasmette online non corrisponde necessariamente alla propria versione “reale” e che tramite l’utilizzo di BeReal si può eliminare questa barriera di finzione.

Un altro grande vantaggio, comune anche ad Instagram, è che solamente gli utenti selezionati possono vedere i contenuti di un determinato profilo. Basta impostare il proprio profilo come “privato” tramite l’opzione dedicata nella sezione privacy. È possibile, ad esempio, creare una lista a partire dalla propria rubrica telefonica ed accettare esclusivamente amici e conoscenti.

Un’altra similitudine con Instagram è la possibilità di lasciare reactions e commenti sotto alle fotografie dei propri contatti, con l’ausilio di RealMoji, selfie in cui si simulano espressioni di emoji classiche con il proprio viso. L’esperienza BeReal è inoltre supportata dalla modalità antiscroll, che elimina del tutto la contemplazione ipnotica dei social media, che spesso costituiscono una vera e propria dipendenza. Grazie all’antiscroll si previene anche il cosiddetto effetto FOMO (“fear of missing out”), ossia la “paura di essere tagliati fuori”, che consiste in una forma di ansia sociale caratterizzata dalla paura di essere esclusi da varie esperienze e dalla necessità di rimanere continuamente aggiornati sulla vita degli altri.

In definitiva, BeReal invita i suoi utenti alla totale trasparenza e grazie alla fugacità del suo format invoglia i giovani a scaricare l’app per provare a vivere una nuova esperienza virtuale. La speranza di Alexis Barreyat è quella di ridurre il tempo che tanti utenti, soprattutto adolescenti, trascorrono di fronte agli schermi, limitando l’utilizzo dei social a pochi minuti al giorno, vissuti in piena autenticità.

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