
Carpe Diem: cos’è l’Instant Marketing e perché conviene sfruttarlo (bene!)
Quante volte siamo scoppiati a ridere davanti agli irriverenti post della pagina Facebook di Ceres, oppure di fronte al black humor dei creativi di Taffo? Se non sapete di cosa stiamo parlando vi consigliamo di farvi un giro sulle loro pagine, perché questi sono solo due esempi di aziende che usano molto bene ciò che nel mondo social viene definito Instant marketing!
L’Instant Marketing racchiude in sé un insieme di azioni pensate e messe in atto in risposta a particolari argomenti “caldi” e recenti per permettere alle aziende di inserirsi nel flusso delle conversazioni più attuali con la propria strategia di comunicazione.
Questo avviene quando al verificarsi di un particolare evento che diventa virale, soprattutto sui social (ad esempio una notizia improvvisa, una manifestazione di cui parlano tutti, qualche fatto relativo a un personaggio famoso o anche una scoperta scientifica, ecc), viene associata una campagna pubblicitaria che riprende l’accaduto in tono scherzoso, scanzonato, sarcastico o irriverente e che lo mette in relazione ad un prodotto dell’azienda stessa.
Sfruttando tempestivamente il chiacchiericcio che si sviluppa attorno al tema del momento, si ha infatti la possibilità di interagire con un maggior numero di utenti e di allargare la propria community. Un’azienda che vuole dare voce al proprio brand con l’Instant Marketing deve essere sempre in ascolto e pronta a rispondere con creatività ed ironia ai fatti quotidiani locali, nazionali ed internazionali. Un’attività per nulla semplice, che richiede prontezza e una forte connotazione creativa per avere subito un’idea brillante… Il meccanismo dell’Instant Marketing è molto più facile a dirsi che a farsi! Ma esiste qualche trucco …
Benché possa sembrare qualcosa di imprevedibile e non pianificabile, ci sono alcuni casi in cui è possibile anticipare la creazione dei messaggi o dei contenuti per poi posticiparne la pubblicazione soltanto ad evento compiuto: in questo caso parliamo di “Instant Marketing pianificato”.
Un semplice esempio? Il tweet di Coca Cola per celebrare la nascita di George di Cambridge, il primogenito di William e Kate.
Altre volte invece, in caso di notizie inaspettate che diventano virali, è impossibile pianificare i post da pubblicare. Si parla quindi di “Instant Marketing spontaneo”, che richiede maggiore creatività e tempismo: qui la difficoltà sta nell’elaborare in tempo reale un contenuto efficace e soprattutto coinvolgente.
Un esempio diventato celebre per la velocità con la quale è uscito è il tweet di Oreo pubblicato in occasione del blackout che nel 2013 ha oscurato parte dello stadio Superdome di New Orleans durante il Super Bowl: la partita è stata interrotta per più di mezz’ora, moltissimi tifosi si sono riversati sui social per occupare il tempo e si sono trovati davanti a un tweet geniale: “Black out? Nessun problema! Puoi inzupparlo anche al buio”!
Un altro esempio ben riuscito è quello realizzato nel 2016 dalla compagnia aerea Norwegian Airlines, in occasione del divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie: l’azienda ha realizzato un’ironica e divertente campagna che invitava le fan a comprare a prezzo scontato un biglietto di sola andata per la città degli angeli: “Brad è single: Los Angeles a partire da £169”.
Ma il tempismo è fondamentale quanto la qualità del contenuto: la distanza fra successo e insuccesso è molto breve e anche una strategia di marketing basata sull’Instant Marketing può rivelarsi controproducente. Utilizzando in modo errato e non efficace i mezzi di comunicazione, soprattutto i social network, e servendosi di contenuti negativi oppure offensivi, il fallimento è pericolosamente dietro l’angolo.
Ad esempio Groupalia, tra le principali realtà nell’ambito del social shopping, nel maggio 2013 ha scosso i suoi follower con un tweet davvero infelice, postato a seguito del terremoto avvenuto in Emilia Romagna. Convinti di sfruttare la notizia, è comparsa la frase: “Paura del #terremoto? molliamo tutto e scappiamo a #SantoDomingo”. L’azienda, resasi conto dell’errore, ha cancellato il post scusandosi ufficialmente per il brutto scivolone, ma era troppo tardi… L’indignazione in rete era tanta e nel giro di poche ore l’hashtag #groupaliaFAIL era già diventato virale.
Ecco perché è importante prestare molta attenzione quando si sceglie un contenuto da condividere in una campagna di questo tipo!
I principali vantaggi che questo tipo di comunicazione può portare alle aziende, se fatta bene, sono diversi:
- Differenziare il proprio brand dal resto dei competitor, facendolo emergere creandogli un’identità forte
- Aumentare la propria visibilità, sia online che offline
- Aumentare l’engagement (reazioni, commenti e condivisioni) sui profili social dell’azienda
- Incrementare le proprie vendite, grazie a un miglior tasso di conversione
- Accrescere brand awareness, brand reputation e soprattutto la brand popularity
Naturalmente è necessario avere un team pronto ad agire con grande tempismo, seguendo l’onda del momento. Se hai paura di non farcela, non preoccuparti: siamo qui per aiutarti! Scopri i nostri servizi e chiedici un preventivo per la gestione delle tue pagine!