Le regole del comunicato stampa perfetto
Il primo passo che si deve fare quando si vuole rendere partecipe il mondo mediatico di un importante avvenimento, come per esempio il lancio di un prodotto, è quello di far redigere dall’ufficio stampa un testo che informi i giornalisti su ciò che sta per succedere e li metta in contatto diretto con l’azienda: questo testo è il cosiddetto comunicato stampa.
Il destinatario finale del comunicato stampa non è quindi un papabile compratore, ma lo stesso giornalista, che elaborando l’informazione ricevuta comunica ai lettori le novità.
Per questo motivo lo stile con cui deve essere scritto un comunicato stampa deve essere sobrio, chiaro e completo: parlando in gergo giornalistico deve seguire la regola delle cinque “W” (Where, What, When, Who, Why). Deve inoltre preferire frasi corte e semplici, con pochi aggettivi e scarsa punteggiatura.
Generalmente, come per ogni altro testo, il comunicato stampa si divide in:
- Titolo
- Sottotitolo o sommario
- Corpo
- Informazioni di approfondimento
- Chiusura
1) Il titolo è il primo elemento che attira l’attenzione del giornalista, quindi deve essere chiaro e conciso.
2) Il sottotitolo del comunicato si presenta come una breve descrizione di quello che verrà descritto nel corpo del testo. Rappresenta a tutti gli effetti un “riassunto” del comunicato e deve contenere le informazioni più importanti da passare al giornalista, per fargli capire dove focalizzare la sua attenzione.
3) Il corpo di solito si apre con la data in cui il comunicato viene scritto. Non è per niente creativo, risponde semplicemente alla regola delle cinque “W”, può essere strutturato in paragrafi e può presentare parti in grassetto e/o in corsivo.
4) Se viene ritenuto necessario, dopo la comunicazione dettagliata, possono essere inserite alcune informazioni di approfondimento sull’azienda stessa.
5) In chiusura del comunicato vengono allegati i dati dell’ufficio stampa.
La modalità più comune di diffusione di un comunicato stampa è sicuramente la posta elettronica e può essere presentato nell’e-mail come un allegato o come il corpo effettivo del testo.
Ma cosa succede una volta che si diffonde un comunicato stampa? È necessario raccogliere tutti gli articoli pubblicati tramite la rassegna stampa, ma il vero lavoro arriva dopo, durante la fase che permette di capire se il feedback mediatico è positivo o negativo. Mediability da anni si occupa proprio di questa fase di lettura e catalogazione, consentendo ai propri clienti di ottenere dati precisi e curati!