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Fake News: cosa sono e come riconoscerle

Da sempre le notizie di qualsiasi tipologia hanno avuto grande importanza, e di conseguenza anche le fonti di provenienza delle stesse: certificare un’informazione non soltanto la avvalora, ma la mette in luce in maniera differente agli occhi della società rendendola un esempio.

Si parla molto al giorno d’oggi di fake news, notizie non veritiere create e diffuse per le più svariate motivazioni, fuorvianti e in alcuni casi addirittura potenzialmente pericolose. Dai regimi alimentari alle teorie apocalittiche, fino a notizie personali relative alla vita privata di personalità pubbliche; i campi toccati possono essere infiniti.

Non bisogna tuttavia pensare che questo fenomeno riguardi solamente l’attualità, perché in realtà ha radici molto più antiche e profonde.

Sono parecchi gli esempi in questo senso, come la voce relativa alla morte di Napoleone diffusa nel 1814 allo scopo – raggiunto – di creare scompiglio e scuotere la Borsa inglese. Dal Great Moon Hoax, la teoria datata 1835 secondo la quale la Luna sarebbe stata una sorta di paradiso popolato da ogni specie di animali esistenti e d’invenzione, fino a “War of the Worlds”, il celebre sceneggiato radiofonico trasmesso da Orson Welles nel 1938, talmente realistico da gettare nel panico un gran numero di radioascoltatori, che non compresero dunque la finzione nell’invasione aliena narrata. Per non dimenticare infine la recente diceria che avrebbe voluto Barack Obama non realmente nato negli Stati Uniti ma in Africa, e precisamente in Kenya. La lista è davvero molto fornita.

L’era digitale nella quale viviamo affronta queste tematiche in modo ancora più attuale: essendo una società in costante aggiornamento, l’evoluzione continua riguarda anche il mondo delle informazioni, che divengono vecchie nel giro di poche ore o talvolta addirittura di pochi minuti.

Da tenere in considerazione è oggi anche il fenomeno legato ai siti satirici quali l’italiano “Lercio – Lo sporco che fa notizia” basati su creazione e diffusione di false notizie dal taglio umoristico e grottesco e proprio per questo apprezzato dai lettori affezionati, ma al tempo stesso fuorviante per quella fetta di pubblico non informata. Questa ultima categoria finisce spesso per fraintendere le notizie divulgate, credendo che si tratti di titoli e argomenti veritieri.

Proprio l’evoluzione tecnologica e mediatica caratteristica della nostra epoca permette infatti a qualsiasi tipo di (dis)informazione di spopolare senza un particolare controllo. È questo il motivo per cui la rilevanza delle fonti diviene sempre più centrale.

Come attrezzarsi quindi per non cascare nella trappola delle fake news, riconoscendole e smascherandole? Il metodo più efficace resta il paragone: confrontare una determinata notizia non particolarmente convincente con quelle relative al medesimo argomento ma provenienti da fondi diverse. Nel caso in cui non si trovi alcun riscontro, ecco che l’informazione in questione sarà molto probabilmente una fake news. In alternativa, esistono siti web specializzati nello smascheramento di bufale online, come per esempio il Blog di David Puente interamente dedicato a questa attività.

Noi di Mediability crediamo fermamente nell’importanza delle fonti, e perciò tutti i dati che provengono e nascono dalle nostre analisi risultano certificati al 100%! Se non lo conosci già, scopri il nostro servizio di rassegna e analisi stampa sul nostro sito!

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