
Internet, I trust you!
Internet, I trust you!
Ovvero del perché le aziende dovrebbero puntare sulla comunicazione online.
Basta una corsa sui mezzi pubblici per accorgersi di come la comunicazione online abbia largamente sostituito la carta stampata. Smartphone, kindle, tablet hanno ormai preso il posto di libri e giornali. Il motivo? Sicuramente il forte sviluppo tecnologico che ha rivoluzionato la nostra società, ma non solo.
Secondo le ultime rilevazioni dell’Eurobarometro, infatti, che ha monitorato l’opinione pubblica e la fiducia riposta nei diversi mezzi di comunicazione in trentaquattro paesi europei, più della metà della popolazione si fida dell’informazione online più di quanto faccia con televisione e carta stampata.
Questione di tempi che cambiano, insomma, ma anche di fiducia crescente verso gli ambienti digitali.
Lo studio condotto dalla Edelman Trust Barometer, che ogni anno misura la fiducia e la credibilità di aziende, governi, media e organizzazioni non governative, rivela che i media tradizionali hanno perso la leadership rispetto ai motori di ricerca come fonte di informazione per le notizie, con una fiducia rispettivamente al 62% contro il 64%, a livello globale.
In Italia, si conferma una progressiva perdita di fiducia nei media tradizionali o, se non di fiducia, di appeal almeno. Solo poco più del 35% della popolazione compra e legge quotidiani di carta, e si scende al 31% con i settimanali e i periodici. Solo la televisione sembra resistere bene alla perdita di credibilità da un lato e alla concorrenza che arriva dagli ambienti digitali dall’altro: oltre il 92% degli italiani guarda il digitale terrestre, ma è interessante notare come anche in Italia si facciano largo forme di consumo televisive alternative come web tv, smart tv e mobile tv, che cominciano ad apparire alternative credibili al più tradizionale piccolo schermo.
Al contrario, l’attendibilità del web si è estesa. Internet avrebbe ormai una penetrazione in Italia pari al 75.1% della popolazione: i motori di ricerca vengono utilizzati per raccogliere, comparare informazioni da fonti diverse, leggere opinioni su un determinato argomento, verificare le notizie.
In particolare, è cresciuta anche la fiducia nei confronti delle imprese che comunicano online, passando dal 45 al 53%. Un segnale positivo che dovrebbe far riflettere le aziende e spingerle verso una comunicazione meno tradizionale e più digitale.
Gli strumenti a disposizione sono tanti, dai social media come Instagram, Twitter e Facebook, ai siti e blog aziendali.
A questo proposito, è interessante per le aziende conoscere il profilo tipo di chi ripone fiducia esclusiva nell’informazione online, tracciato dall’Eurobarometro: uomo, tra i 35 e i 54 anni, di ceto medio-alto, interessato alla politica e spesso impegnato civicamente, ideologicamente moderato e mediamente soddisfatto del proprio lavoro, spesso anche lettore abituale di quotidiani.
Nella scelta del target, queste informazioni possono rivelarsi davvero utili per fare leva sulla fiducia dei consumatori e rafforzare la propria brand image in un mondo sempre più digitale.